In un residence in provincia di verona (lago di garda) costituito da ottanta unita' abitative e una quindicina di palazzine costruite una quarantina di anni fa, si trova una piscina larga una decina di metri, lunga una trentina e con una profondita' massima di due metri.
La piscina e' dotata di un sistema di clorazione/ph automatica situato in un locale apposito, salvagenti, segnaletica all'ingresso, cancelletto.
Ora si e' posto il problema della sicurezza.
La domanda e':
- la normativa per la regione veneto obbliga la messa a norma anche per piscine cosi' datate? Cosa che tutti i condomini si rifiutano di prendere in considerazione visto che molti di noi ha acquistato l'abitazione proprio perche' innamorati della piscina.
- dobbiamo assumere dei bagnini? a chi ci dobbiamo rivolgerci per avere dei nominativi e dei preventivi?
- qualora la regione veneto non abbia recepito la normativa sulla regolamentazione delle piscine, come possiamo tutelarci in casi di incidenti?
- ci sono altre soluzioni?
Grazie
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Normative e piscine residenziali
5 messaggi
• Pagina 1 di 1
Re: Normative e piscine residenziali
Vedo che lei è comunque molto informato sull'argomento e non mi dilungo in inutili spegazioni. La Regione Veneto non ha una legge e quindi non esistono riferimenti precisi a cui rifarsi. Se non succede nulla va tutto bene com'è. Il problema è se succede un incidente e qui sarà il tribunale, a seconda di cosa e come è accaduto, a prendere una decisione. La sicurezza massima è quella di dotarsi di un bagnino (la piscina non è piccola ed i condomini sono tanti) e di adeguare l'impianto alla Norma UNI 10637. La sicurezza minima è lasciare tutto com'è. Di posizioni intermedie purtroppo, in questo caso, non ne vedo molte...
Per il bagnino ci sono molte cooperative che offrono questo tipo di servizio, forse è meglio piuttosto che assumerne uno direttamente.
Per il bagnino ci sono molte cooperative che offrono questo tipo di servizio, forse è meglio piuttosto che assumerne uno direttamente.
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Rossana Prola - Messaggi: 212
- Iscritto il: 21/10/2011, 18:08
Re: Normative e piscine residenziali
La ringrazione per la risposta.
Quindi, se ho capito bene, non esiste alcuna normativa per la regione veneto, ed e' pertanto non necessario mettere a norma la piscina, abbassando la prof. a 140 cm ecc, o assumendo un bagnino?
La presenza del bagnino ci tutelerebbe in ogni caso nel suo orario di servizio a prescindere dal com'e' fatta la piscina.
Chi ha la responsabilita in caso di incidente o vittima: amministratore e condomini? Puo' il primo tutelarsi verbalizzando in assemblea che i condomini accettano di non assumere un bagnino?
Sa se esiste una coperura assicurativa per il civile (risarcimento)?
Grazie
Quindi, se ho capito bene, non esiste alcuna normativa per la regione veneto, ed e' pertanto non necessario mettere a norma la piscina, abbassando la prof. a 140 cm ecc, o assumendo un bagnino?
La presenza del bagnino ci tutelerebbe in ogni caso nel suo orario di servizio a prescindere dal com'e' fatta la piscina.
Chi ha la responsabilita in caso di incidente o vittima: amministratore e condomini? Puo' il primo tutelarsi verbalizzando in assemblea che i condomini accettano di non assumere un bagnino?
Sa se esiste una coperura assicurativa per il civile (risarcimento)?
Grazie
- zeuxxx
- Messaggi: 3
- Iscritto il: 04/06/2012, 10:21
Re: Normative e piscine residenziali
Non è corretto dire che non è necessario, poichè tramite la redazione del piano di autocontrollo l'amministratore, in qualità di responsabile della piscina, deve analizzare i rischi ed eventualmente rimuoverli.
Sicuramente la presenza del bagnino vi tutelerebbe non poco.
Se nell'assemblea i condomini votassero contro la proposta dell'amministratore di assumere un bagnino sicuramente la sua responsabilità sarebbe alleggerita.
Le coperture assicurative esistono ma, essendo questa una materia non ben definita a livello legislativo, è importante analizzare con molta attenzione le clausole della polizza. Comunque nessuna assicurazione può coprire la responsabilità penale, che sarebbe certa in caso di incidente.
Buona giornata !
Sicuramente la presenza del bagnino vi tutelerebbe non poco.
Se nell'assemblea i condomini votassero contro la proposta dell'amministratore di assumere un bagnino sicuramente la sua responsabilità sarebbe alleggerita.
Le coperture assicurative esistono ma, essendo questa una materia non ben definita a livello legislativo, è importante analizzare con molta attenzione le clausole della polizza. Comunque nessuna assicurazione può coprire la responsabilità penale, che sarebbe certa in caso di incidente.
Buona giornata !
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Rossana Prola - Messaggi: 212
- Iscritto il: 21/10/2011, 18:08
Re: Normative e piscine residenziali
La ringrazio per l'infinita cortesia e per le risposte sempre competenti e rapide.
Mi scusi, nella prima parte della domanda evidentemente mi sono espresso male, va benissimo il piano di controllo per rimuovere ogni rischio (la piscina infatti e' dotata di tutti gli accorgimenti necessari).
In sostanza, durante l'ultima assemblea condominiale ci e' stato detto che solo riducendo la profondita' a 140 cm (ora arriva a oltre 2 mt) e lo specchio d'acqua (la piscina e' lunga 30 metri e verrebbe divisa in 2) si poteva fare a meno del bagnino!
Ma da quello che ho potuto capire informandomi in rete e dalle sue risposte e' che: questi interventi strutturali e onerosi non sono necessari, infatti non esiste alcuna normativa/legge regionale che li impone, e che il bagnino, non obbligatorio, ci darebbe quella garanzia in piu' in caso di incidenti a prescindere da come e' fatta la piscina.
Se le puo' servire per valutare il caso specifico, le riporto quanto ha redatto un esperto del settore:
la piscina e' stata classificata come "condominiale" perche' riservata all'uso esclusivo delle unita' abitative superiore a quattro, ai fini igienico sanitari ed in base alla destinazione inserita nel "Gruppo B1", in base alle caratteristiche strutturali ed ambientali come "Tipologia 1" (piscine scoperte, costituite da un complesso con unico bagino artificiale entro strutture permanenti), in base lla sua utilizzzione e' di "Tipo C" (ricreativa idonea per gioco e balneazione).
Grazie
Mi scusi, nella prima parte della domanda evidentemente mi sono espresso male, va benissimo il piano di controllo per rimuovere ogni rischio (la piscina infatti e' dotata di tutti gli accorgimenti necessari).
In sostanza, durante l'ultima assemblea condominiale ci e' stato detto che solo riducendo la profondita' a 140 cm (ora arriva a oltre 2 mt) e lo specchio d'acqua (la piscina e' lunga 30 metri e verrebbe divisa in 2) si poteva fare a meno del bagnino!
Ma da quello che ho potuto capire informandomi in rete e dalle sue risposte e' che: questi interventi strutturali e onerosi non sono necessari, infatti non esiste alcuna normativa/legge regionale che li impone, e che il bagnino, non obbligatorio, ci darebbe quella garanzia in piu' in caso di incidenti a prescindere da come e' fatta la piscina.
Se le puo' servire per valutare il caso specifico, le riporto quanto ha redatto un esperto del settore:
la piscina e' stata classificata come "condominiale" perche' riservata all'uso esclusivo delle unita' abitative superiore a quattro, ai fini igienico sanitari ed in base alla destinazione inserita nel "Gruppo B1", in base alle caratteristiche strutturali ed ambientali come "Tipologia 1" (piscine scoperte, costituite da un complesso con unico bagino artificiale entro strutture permanenti), in base lla sua utilizzzione e' di "Tipo C" (ricreativa idonea per gioco e balneazione).
Grazie
- zeuxxx
- Messaggi: 3
- Iscritto il: 04/06/2012, 10:21
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