Quando una piscina viene riempita per la prima volta, la qualità dell’acqua è la stessa di quella di approvvigionamento, quindi generalmente buona, ma può cambiare una volta introdotte in acqua sostanze organiche, dall’ambiente esterno e dai bagnanti in quanto il corpo umano porta con sé un elevato numero di elementi inquinanti, quali peli, pelle, capelli, sporcizia e un’enorme quantità di microrganismi.
Di conseguenza più una piscina è frequentata, maggiore è il rischio di non riuscire a contenere questa massiccia introduzione di contaminanti.
La norma principale da osservare è quindi contenere l’affollamento entro certi limiti; tutte le norme nazionali e quasi tutte quelle rergionali indicano, per le piscine ad uso pubblico, nella metà della superficie in metri quadrati il numero massimo di utenti contemporaneamente presenti in vasca. Una vasca con una superficie di 100 mq avrà quindi un massimo di bagnanti contemporaneamente presenti di 50.
Un’altro aspetto importante è il ricambio dell’acqua. E’ ovvio che introdurre acqua pulita eliminando acqua inquinata è un mezzo efficace per diluire l’inquinamento, ma è sicuramente quello più oneroso dal punto di vista gestionale.
Infatti esiste un procedimento di depurazione di tipo chimico in cui vengono utilizzate sostanze chimiche al fine di stabilizzare e disinfettare l’acqua.
L’azione dei disinfettanti varia a seconda del tipo di sostanza utilizzata, della specie microbica su cui interagire, dalle dosi e del tempo di contatto.
Naturalmente, affinchè un disinfettante sia efficace è indispensabile che sia presente, è quindi importante dosare il prodotto in una determinata concentrazione e in un certo tempo per poter distruggere i microrganismi presenti nell’acqua e allo stesso tempo non danneggiare la salute degli utenti in vasca.
Tra concentrazione di disinfettante e tempo di contatto necessario alla distruzione dei microrganismi non c’è una correlazione diretta, quindi non necessariamente aumentare la concentrazione di disinfettante significa ridurre il tempo di contatto.
I fattori che influenzano le reazioni chimiche di disinfezione sono quindi:
- Agitazione
Il fatto che le molecole si urtino tra loro è una condizione indispensabile affinchè una reazione tra molecole avvenga. Affinché le molecole si urtino con la sufficiente energia è necessario che la massa di acqua venga posta in agitazione, o dai bagnanti o dalle pompe dei filtri. - Tempo di contatto
Quello necessario per distruggere un microrganismo varia in funzione della specie microbica da trattare, del ph, del tipo di disinfettante usato e della sua concentrazione. - Valore pH
Questo fattore è molto importante per l’efficacia dei disinfettanti, soprattutto quelli a base di cloro.
Una risposta a La disinfezione dell’acqua della piscina