Quando la piscina riparte, prima di far entrare i bagnanti nell’acqua, è opportuno effettuare un trattamento d’urto, sempre che non sia già stato effettuato nel caso in cui si sia scelto di non svuotare la vasca.
Il trattamento d’urto, detto anche “effetto shock” o “superclorazione”, consiste nell’introdurre in acqua una dose di disinfettante molto superiore a quella necessaria alla normale disinfezione dell’acqua.
Il valore di cloro da ottenere può variare da 5 a 20 ppm, a seconda della quantità di sostanza organica da ossidare o dalla capacità disinfettante che si vuole raggiungere.
Questo trattamento chimico di inizio stagione ha lo scopo di sterilizzare fondo e pareti della vasca, tubazioni e filtri, in modo da annientare qualsiasi microrganismo, spora o cisti, nonché qualsiasi tipo di alga, così da evitare che qualche sacca di inquinamento sopravvissuta alle operazioni di pulizia possa proliferare durante la stagione.
In genere basta riportare il ph intorno al valore di 7 o più basso ed effettuare una clorazione d’urto.
Può essere utile anche un trattamento iniziale di antialghe, seguito dai soliti trattamenti di mantenimento. Solo in casi particolari, come quelli ad esempio di un’acqua molto ricca di ferro e/o manganese, può essere necessario introdurre direttamente in vasca una dose massiccia di flocculante, aspirando poi con una pompa esterna il deposito depositatosi sul fondo.
Nel caso in cui la piscina non venga svuotata, in commercio si trovano prodotti “schiarenti”, a base solitamente di flocculante o più semplicemente di cloro.