I sistemi di produzione dei rivestimenti per piscine in pvc sono essenzialmente tre.
Calandratura:
Consiste nel passaggio della massa fluida (pvc, plasticanti, additivi, coloranti, etc..) attraverso una serie di rulli caldi e poi freddi sino a raggiungere lo spessore e la dimensione della foglia richiesta.
Alla fine di questa fase si introducono due fogli (così realizzati) in una macchina detta accoppiatore interponendo tra essi la rete in poliestere di armatura. Riscaldando e pressando il tutto si ottiene quindi il rivestimento così come siamo abituati a vederlo e utilizzarlo.
Spalmatura:
Consiste nell’apporto di PVC fluido su un supporto che può essere di vario tipo (carta siliconata, armatura in poliestere o altro) che scorre al di sotto delle vasche contenenti il PVC. Dall’apporto continuo di materiale, per spessori successivi, si ottiene alla fine il prodotto desiderato nello spessore e dimensione richiesti.
Estrusione:
Consiste nel passaggio della massa fluida, spinta da una vite senza fine, attraverso una fessura detta “testa piana”; regolando opportunamente la fessura si ottiene lo spessore desiderato. Successivamente si procede all’accoppiamento come nel sistema della calandratura.
I tre sistemi di produzione, se gestiti da operatori esperti, da adeguata tecnologia e da materiali di alta qualità, si equivalgono anche se il grado di “compattezza” della foglia è in ogni caso differente.
In anni più recenti alcune aziende hanno introdotto un’ulteriore miglioria: la laccatura. Essa consiste nell’apporto di una particolare lacca acrilica sulla superficie della foglia che andrà a contatto con l’acqua. Questo procedimento porta degli indubbi vantaggi:
– una maggior durata nel tempo;
– una minore decolorazione nel tempo;
– una maggiore facilità nella pulizia;
– una maggiore resistenza alle macchie, alghe e muffe.