Uno tra i consigli da poter seguire per la costruzione di piscine in cemento armato è senz’altro il fattore che può influire in maniera sostanziale nel comportamento strutturale: la presenza dei necessari impianti all’interno del getto. Una conduttura di diametro considerevole all’interno di una platea comporta una locale diminuzione della resistenza nei confronti del resto della struttura. Diminuzione che va considerata in modo appropriato.
Le posizioni e le dimensioni degli impianti presenti all’interno della struttura vanno perciò stabiliti in sede preliminare in maniera collegiale: se da un lato vi è la necessità di un prelievo o di un’immissione d’acqua in una determinata posizione, dall’altro sarà conveniente posizionare gli impianti nelle zone della struttura meno sollecitate, la forma e le dimensioni della struttura dovranno tener conto di eventuali esigenze particolari. Gli attraversamenti ed i posizionamenti andranno indicati con apposite fonometrie per evitare interazioni tra ferri d’armatura a condotte.
Gli accorgimenti da utilizzare in corso d’opera consistono, oltre a una verifica sempre necessaria tra quanto ipotizzato in fase di progetto e quanto avviene in cantiere, alcune precauzioni dovute alla proprietà dei mateiriali utilizzati ed alle condizioni del sito.
Prima del getto è importante verificare che le armatura e gli impianti siano adeguatamente posizionati, che siano delle corrette dimensioni e nel numero necessario, che il tutto sia pulito e non siano presenti copri estranei che interrompano la continuità strutturale.
Il calcestruzzo va posto in opera prima che inzi la fase di presa, con un corretto rapporto acqua cemento e in condizioni di temperatura ammissibili per l’impiego; quando le condizioni lo richiedono occorrerà intervenire “a monte” nella preparazione dell’impasto con opportuni additivi che modifichino il comportamento del calcestruzzo in termini di tempi di presa e resistenza al gelo.
Relativamente alla temperatura ambiente, va detto che occorre adottare misure specifiche quando si effettuino getti a basse temperature (indicativamente sotto lo 0); mentre occorre porre particolare attenzione nel periodo estivo alla fase di maturazione, fase che risente delle alte temperature che possono causare una rapida evaporazione dell’acqua contenuta nell’impasto, con possibilità di ritiri, formazione di fessure e con una diminuzione della resistenza del conglomerato.
I getti vanno realizzati per quanto possibili in un’unica soluzione, in quanto ogni ripresa del getto comporta una discontinuità che va considerata: la superficie di contatto tra due getti realizzati in giorni diversi rappresenta una discontinuità nel materiale che comporta una dimenuzione della resistenza e la creazione di una superficie preferenziale di distacco.
Le sollecitazione 8 anche temporanee, per esempio quelle causate dal rinterro con mezzi meccanici a ridosso delle pareti della vasca9 vanno applicate solo quando il cemento armato è in grado ( grazie alla maturazione raggiunta) di sopportarle.
Per garantire la durabilità dell’opera è inotlre di estrema importanza che il copri ferro, lo spessore minimo di calcestruzzo a protezione dei ferre dagli agenti esterni, sia di dimensioni adeguate, così come è altrettanto importante che il getto sia adeguatamente costipato al fine di evitare vespai e per garantire una corretta protezione delle armature. Questo perchè, metre il calcestruzzo ha una buona resistenza agli agenti aggressivi, questo non è vero per il ferro. Un meccanismo comune di deterioramento del cemento armato è infatti il seguente: in conseguenza alla fessurazione del calcestruzzo o per insufficiente ricoprimento dei ferri, le armature vengono a contatto con l’acqua, questo contatto provoca l’ossidazione dei ferri con conseguente riduzione della sezione resistente ed aumento di volume del ferro, questo auamento provoca il rigonfiamento ed infine il distacco del calcestruzzo di ricoprimenento , il distacco espone in maniera maggiore il ferro alla corrosione con un progressivo aumento del danno.