Nel caso in cui si proceda allo svuotamento totale della vasca, l’operazione successiva è quella della pulizia della piscina sia per il fondo sia per le pareti.
Il tipo di sporco da asportare con molta attenzione e meticolosità è di due tipi: incrostazioni calcaree e sporco di tipo organico.
Per il primo problema è indispensabile utilizzare detergenti disincrostanti, a base acida, più o meno tamponati; per il secondo servono invece potenti sgrassanti.
Il tipo di acido e di detergente da usare sono strettamente correlati al tipo di rivestimento che si deve pulire: un acido molto forte può corrodere le fughe delle vasche in cemento rivestite in ceramica, soprattutto se queste sono vecchie e già cominciano a scrostarsi, mentre uno sgrassante molto forte può aggredire il colore del telo.
La regola da seguire sempre è quella di testare il prodotto, soprattutto se lo si usa per la prima volta, su una piccola porzione della piscina, risciacquando e lasciando asciugare, per valutarne gli effetti.
Vanno inoltre tenuti in debito conto gli aspetti relativi alla sicurezza degli operatori, mettendo in atto le corrette scelte sulla tipologia di prodotti da impiegare e sugli opportuni Dispositivi di protezione Individuali (DPI) da utilizzare.
L’operazione di pulizia della vasca è un passaggio fondamentale: a vasca piena, infatti, quello che è fatto è fatto, e non si può rimediare se non svuotando di nuovo la piscina. Meglio impiegare qualche ora in più, ma garantirsi un risultato perfetto. Va posta molta cura, soprattutto, nel rimuovere ogni possibile traccia di calcare dal fondo e dalle pareti: queste zone, che rimangono ruvide, rappresentano un ottimo substrato per la formazione e l’attecchimento delle alghe durante la stagione.
Una volta pulita la vasca, è necessario cercare di svuotare e pulire, per quanto possibile, le tubazioni dell’impianto di filtrazione.
Poiché, per eseguire le operazioni di pulizia, lo scarico della piscina è rimasto aperto, conviene lasciar scorrere la maggior quantità di acqua possibile attraverso la vasca, per allontanare dalle tubazioni anche eventuali resti di detergente.
Nel caso in cui la piscina sia dotata di skimmers questi vanno accuratamente puliti, come si è fatto per la vasca, e va fatta scorrere acqua nelle tubazioni (con il prefiltro della pompa aperto). La stessa operazione va compiuta per la canalina, nel caso di una piscina a sfioro.
In questo caso va lasciato aperto lo scarico della vasca di compenso.
Anche quest’ultima va pulita ad ogni riapertura, sempre ammesso che sia possibile entrarci, utilizzando lo stesso sistema usato per la vasca, prestando una attenzione maggiore al tipo di prodotto usato, soprattutto alle esalazioni che provoca, poiché ci si trova ad operare in uno spazio chiuso con scarsa aerazione, cioè in una situazione ben diversa rispetto a quella della piscina.
Un avvertimento che non ci si deve mai stancare di ripetere, a se stessi ed ai propri operatori, è quello di porre attenzione a non mescolare mai prodotti a base acida con il cloro! Le conseguenze, soprattutto negli spazi chiusi, possono essere davvero molto serie.