Per la lettura del pH della piscina, il metodo utilizzato dalle centraline è sempre quello potenziometrico, che consiste nella lettura di una differenza di potenziale tra due elettrodi. Nelle apparecchiature elettroniche si utilizza una sonda di vetro speciale, sensibile alla concentrazione di ioni H+ che costituisce di fatto l’elettrodo esterno ed uno interno (in argento o di altro tipo).
Il funzionamento chimico dell’elettrodo è complesso, ma dal punto di vista dell’utilizzatore finale la sonda pH è un apparecchio estremamente semplice poiché non richiede particolari manutenzioni oltre ad una costante pulizia del vetro ed alla protezione da urti o dalla esposizione a forti concentrazioni chimiche che potrebbero accelerare la inevitabile, con il tempo, perdita di precisione.
Va detto infatti che, nonostante sia possibile effettuare più volte la taratura dello strumento inevitabilmente esso va sostituito dopo circa un anno di funzionamento, poiché perde irrimediabilmente la sua funzionalità.
Procedere ad infinite tarature o a correzioni della centralina di analisi e lettura pH per evitare la sostituzione dell’elettrodo-sonda rappresenta una pratica comune, ma assolutamente scorretta e da evitare.